Butchers Capsule
Descrizione
Butchers Capsule è un progetto che nasce dalla scoperta di un’antica parola greca e della sua etimologia: Hasapikos, che letteralmente significa danza dei macellai. È questo il punto di partenza della ricerca coreografica di Gloria Dorliguzzo. Cosa c’è all’origine di un termine che collega la danza al taglio della carne? Immaginate un’intera gamma di gesti, precisi e ben costruiti, da ripetere in partitura, che oggi potrebbero appartenere a un’archeologia dimenticata, riattivati riportandoli in vita quasi nella loro purezza e intenzione. Butchers è uno spettacolo in cui nulla è cruento o sanguinoso; non compaiono armi, grembiuli o arti animali. I macellai (interpreti della danza) occupano lo spazio come convocati da un istinto che li riporta al culto.
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Butchers Capsule is a project that originates from the discovery of an ancient Greek word and its etymology: Hasapikos, which literally means “the butchers’ dance.” This serves as the starting point for Gloria Dorliguzzo’s choreographic research. What lies at the origin of a term that links dance to the act of cutting meat? Imagine an entire range of gestures, precise and well-constructed, to be repeated like a score, gestures that today might belong to a forgotten archaeology, reactivated and brought back to life in their almost pure form and intention. Butchers is a performance in which nothing is cruel or bloody; no weapons, aprons, or animal limbs appear. The butchers (the dancers) inhabit the space as if summoned by an instinct that draws them back to ritual.